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�..E vengo a risvegliarti col mio canto�

AzzurraMusic

 

Dall'archivio privato di Grazia De Marchi, vecchie registrazioni di cante popolari e tradizionali del territorio veronese.

Teatro Salieri di Legnago

Dall'archivio privato di Grazia De Marchi, vecchie registrazioni di cante popolari e tradizionali del territorio veronese. Grazia De Marchi, si esibisce al Teatro Salieri di Legnago, nell'anniversario del Trentennale dell'Associazione Veronesi nel Mondo. Ce l'aveva promesso, in un'intervista di circa un anno fa, l'assessore Ivan Zerbato, titolare della delega alla Valorizzazione delle Tradizioni Popolari Veronesi, che sarebbe stato stampato su compact-disc un primo estratto dai preziosi archivi sonori di Grazia De Marchi, ovvero le registrazioni sul campo effettuate dalla cantante/ricercatrice veronese, nella nostra provincia, negli anni '70. Adesso questa prima, importantissima testimonianza � disponibile in un doppio cd, edito da Azzurra appunto su iniziativa del Comune di Verona (in particolare dell'assessorato sopra nominato), intitolato "...E vengo a risvegliarti col mio canto". Il sottotitolo spiega che si tratta appunto di due volumi, tratti dall'archivio sonoro della De Marchi relativo alle Tradizioni Musicali nel Veronese, distinti per quanto riguarda le fonti.

Quattordici brani provengono da Avesa, registrati nel 1979 da Grazia in "Corte Zampieri"; i successivi quattordici riportano invece l'attenzione sulla figura di Fiorina Chesini, pastora della Val dei Progni, vicino a Fumane, che fu per la De Marchi amica cara e fondamentale informatrice. La sua voce, e in alcuni casi quella della sua amica Nori Formica, � stata registrata da Grazia nel 1980. Innanzitutto diciamo che il lavoro di recupero viene presentato su cd in forma accattivante, con allegato un bel libretto di 40 pagine ricco di foto d'epoca, interessantissime note esplicative su ogni brano, e relativi testi. Di parecchie canzoni abbiamo anche a disposizione gli spartiti, grazie alle trascrizioni di Alfredo Nicoletti, gi� a fianco della De Marchi nel Canzoniere Veronese e oggi impegnato anche con Folkamazurka e Ombre Rosse sempre nell'ambito della musica popolare veronese. Il coordinamento del progetto � stato curato dall'Associazione Culturale MusicAcustica nella persona di Alessandro Nobis, che insieme a De Marchi e Nicoletti si � occupato anche delle note ai brani. Maurizio Brenzoni ha dato il suo contributo nel lavoro di riproduzione e digitalizzazione delle fotografie di Angelo Dall'Oca Bianca, molte pubblicate per la prima volta, e tratte dall'archivio fotografico del pittore, custodito nel Museo di Castelvecchio.

E veniamo al materiale sonoro. Parecchie delle 28 canzoni sono state appunto diffuse e rese nuovamente popolari, nell'arco di questi vent'anni e pi�, dalla stessa De Marchi, che ne fatto il centro fondamentale del suo repertorio popolare. E ovviamente, dal punto di vista del puro piacere dell'ascolto, queste canzoni vanno preferibilmente ascoltate nei dischi di Grazia, dal seminale "Bal� Cant� Butèle" al pi� recente "Che canta o che no canta". Ma al di l� dell'eccellenza interpretativa della De Marchi, ascoltare questi brani, dai canti narrativi alle vilote, dai canti cumulativi alle ballate, direttamente dalla voce delle lavandaie di Avesa o dalla Chesini, � esperienza forte che schiude davvero un mondo contemporaneamente cos� vicino e cos� lontano, per dirla alla Wim Wenders. L'etnomusicologo Marcello Conati (cui si deve il volume "La musica a Verona", del '76, e a sua volta ricercatore sul nostro territorio), nelle note di introduzione al secondo volume del cd, sottolinea l'importanza della "Testimonianza di una condizione umana che sembra remota, oggi dimenticata, come cancellata, ma che � solo di ieri". E chiude poeticamente scrivendo che "All'ombra delle luci della sera il naufragar ci � dolce in questa diversit�".

Concordiamo con lui: in tempi come i nostri, in cui poco riesce a durare pi� dello spazio di un mattino, ascoltare arie e parole spesso frutto di stratificazioni e sovrapposizioni secolari, riassaporare il simpatico imbarazzo nella voce per la parola un po' spinta di una villotta (e l'umorismo allusivo alla sfera sessuale era molto frequente nella canzone popolare), intenerisce, incuriosisce, affascina. Questi due primi cd sono una miniera di vita, da scoprire e custodire come un piccolo tesoro. Grazia De Marchi, si esibisce al Teatro Salieri di Legnago, nell'anniversario del Trentennale dell'Associazione Veronesi nel Mondo.

Copyright � 2001 Michele Grigoletti e Associazione Veronesi nel Mondo.

Tutti i diritti riservati.

http://www.veronesinelmondo.org/vnm_01_2004/22.htm

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