Grazia De Marchi

Lasciatemi Vivere

Rosso Di Sera/Emi

A volte una voce e un viso (vedi la copertina) paiono vasi comunicanti. La voce di Grazia De Marchi ha rughe che sono servite per arrivare dove la resa sa anche di serenità. Una voce che sa accompagnare chi ascolta, sembra fatta apposta per raccontare, per dispiegare particolari, per rischiarare le sfumature. Un percorso denso quello quasi trentennale dell'interprete veronese, che si è mossa tra tradizione popolare e Tenco, tra Pasolini e Brel, tra tango e Brecht, prima di arrivare a cantare se stessa in questo disco, fatto con molta chitarra ma anche con viola, violino, tromba e strumenti impalpabili come l'anima.

Fondamentale, quanto lo sono le canzoni in un disco, l'apporto di Marco Ongaro, cantautore dotato che offre 16 brani senza frizzi e lazzi evidenti, ma con note che si depositano libere e suadenti e con parole scelte una ad una - e da un vasto catalogo oltretutto - che rigirano le frasi fatte, anche con ironia. Che si infilano e si fanno infilare dall'universo femminile, che guardano con disincanto quello maschile ('eri venuto a rapinare/ quel che spettava a te in omaggio'). Il risultato sono canzoni (Lasciatemi vivere, Ma la senti la musica, Un'amica in viaggio, La locandiera, tanto per citarne qualcuna) che partono dall'esigenza di esserci e, alcune prima alcune dopo, passando dalla porta di servizio, arrivano.

Enrico Deregibus http://www.kwmusica.kataweb.it/kwmusica/review_scheda.jsp?idContent=60141&idCategory=2068

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