Spettacali di repertorio sul canto popolare vengono eseguiti assieme ai musicisti, che lavorano con Grazia De Marchi e sono attrazzati di impianto d'amplificazione e luci.

A richiesta, allo spettacolo può partecipare il Gruppo di Ricerca Danze Popolari di Verona, eseguendo alcune danze.

Ecco di quali spettacoli si tratta:

- MORBIN canti della nostra storia su temi diversi

- I CANTI DE L'OSTERIA raccolti nelle osterie della Valpolicella (specie canti sul vino)

- 'DRENTO LA STALA CON TE, SOTO LA STELA CANTE' canti profani e religiosi di tradizione orale (per feste natalizie)

- DONNA LOMBARDA canti sulla donna e sull'amore

 

Per qualsiasi altra informazione, contattare MICHELA CORDIOLI michelacordioli@tiscali.it
Associazione Culturale 'L'Albero della Memoria', tel.: 045 6304149 - mobile: 348 2644062

oppure info@graziademarchi.com
e gidema46@tiscali.it

Grazia De Marchi inizia la propria attività musicale e concertistica negli anni '70, attraverso un poderoso lavoro di ricerca e riproposta dei canti reperiti nella provincia di Verona. Decine di ore di registrazione dal vivo hanno composto il suo prezioso archivio, in cui brani completi e integri si affiancano a frammenti ricostruiti grazie a monoscritti del Righi e del Balladoro, trovati presso la biblioteca civica di Verona.

La cantante, di origine veronese come il padre, ma di madre sarda, ha inciso LP, MC e CD sul canto popolare, tra cui Balè Cantè Tutele LP 1990, La Ballerina MC 1995, Donna Lombarda 1999 e Che Canta o Che No Canta CD 2001. L'Assessorato alle Valorizzazioni delle Tradizioni Popolari ha pubblicato due suoi doppi CD in cui si sentono le voci originali tratte dalla sua ricerca registrata. Si tratta di E vengo a risvegliarti col mio canto CD 2003, Venendo giù dai monti sento una voce cantare CD 2004 e El Piccioncin.

Grazie De Marchi ha fondato numerosi gruppi di musica popolare, tra i quali il Canzoniere Veronese. Propone concerti che favoriscono la conservazione della tradizione musicale popolare veronese con la convinzione che le proprie radici, la propria storia, la memoria di chi ci ha portati fin qua debba essere mantenuta viva. Deve anzi poter crescere e andare avanti, in un mondo sempre più pericolosamente uniformato e talvolta culturalmente deviato.

I musicisti che l'accompagnano sono spesso impegnati in altri repertori, cosiddetti colti, ma sono tutti consapevoli del valore della cultura un po' dimenticata eppure ancora tramandata grazie a loro, che ne trasmettono lo spirito.